“Ci è mancato tantissimo! Avevamo una voglia matta di tornare in barca!” Non solo semplici appassionati, ma anche campioni del mondo a terra per il Coronavirus. Mesi di fermo e di chiusura utilizzati per prepararsi alle nuove e diverse sfide poste dall'emergenza sanitaria e ormai è questione di ore. Centri e strutture sportive del Lazio lunedì ripartono, compresi i tanti circoli velici della Regione. Gli atleti di alto livello, quelli di interesse nazionale, hanno potuto riprendere gli allenamenti in barche e canoe e windsurf già dal 6 maggio scorso con qualche accorgimento. “E' cambiato molto quello che dobbiamo fare a terra, perché, non appena la barca tocca terra, dobbiamo iniziare a rispettare le distanze di sicurezza. La barca tutti i giorni va sanificata con delle soluzioni specifiche, quindi c'è un po' più di lavoro, però, se questo è quello che dobbiamo pagare per continuare a fare il nostro sport, ben venga!” La pandemia ha costretto alla cancellazione di una serie di gare, ma soprattutto delle Olimpiadi. “C'è stata un po' di noia all'inizio perché siamo abituati a emozioni forti su questa barca, quindi sicuramente quella ci ha accompagnato, però è quella che in qualche modo ti fa crescere di più perché ti fa capire quali sono le cose veramente importanti. Abbiamo capito come non perdere di vista gli obiettivi. L'obiettivo era selezionarsi per andare a Tokyo 2020, lo sarà ugualmente per selezionarsi e andare a Tokyo 2021.” Il Coronavirus con cui si dovrà convivere ha cambiato le nostre abitudini e lo ha fatto anche nello sport. “Come Federazione, ci siamo preoccupati di adottare delle misure di massima cautela: l'uso della mascherina sia a terra che in acqua quando vanno su barche doppie o barche collettive, ci sarà lo staff della scuola vela e di tutti i circoli affiliati alla Federazione che hanno un protocollo dedicato per i mezzi dedicati alla scuola vela, che saranno oggetto di sanificazione non solo giornaliera, ma anche al cambio di ogni turno.” “Abbiamo dovuto prendere delle precauzioni e trovare una soluzione che consenta ai ragazzi di stare in sicurezza e ad armare, ad esempio, le vele, come stanno lasciando in questo momento, in maniera distanziata. Abbiamo deciso di contingentare gli ingressi e poi abbiamo segnalato con dei cartelli di mantenere la distanza di sicurezza di almeno un metro tra un ragazzo e l'altro. Tutti i capi di abbigliamento vanno riposti all'interno del borsone che va portato fuori dallo spogliatoio per consentire l'igienizzazione.” Lettini, spogliatoi e ristorante è tutto pronto, ma per varcare quella soglia e andare in spiaggia bisognerà ancora aspettare fino a venerdì 29 maggio. Diverse le attività alle quali in oltre due mesi i circoli sono stati costretti a rinunciare, eppure non ci si ferma e si prova a diversificare l'offerta. “Abbiamo lavorato intensamente per migliorare l'offerta di tutti i nostri soci e ospiti e garantire nel massimo della sicurezza e del distanziamento tutti i servizi, a partire dalla ristorazione, dal servizio della spiaggia con il distanziamento dei lettini a 5 metri.” “Stiamo aspettando tutti il 25 maggio. Dopo due mesi di chiusura ripartiamo, quindi c'è grande energia e grande voglia di tornare a far vivere le nostre barche e i nostri circoli.”.