Più pazienti per ogni medico di base. La Puglia pensa alla via più breve per affrontare l'emergenza che scaturirà nei prossimi anni. Dal pensionamento di centinaia di medici, e che soltanto nel 2023, potrebbe lasciare senza medico di famiglia 15 mila cittadini pugliesi. E qui in Regione, già si ragiona su possibili provvedimenti in deroga, visto che la materia di competenza nazionale, che alzino il tetto dei 1500 assistiti per ogni medico di base. "Sono iniziate delle riflessioni, con i tavoli specifici. E in questo momento, si sta cercando di trovare un punto di incontro, poiché i medici, ovviamente, ci chiedono di ridurre delle attività, che non sono quelle tipicamente assistenziali ma sono attività, come dire, integrative". La Fimmg, il sindacato dei medici di medicina generale, che ha posto la questione con numeri che a livello nazionale diventano davvero allarmanti. E' pronta, ovviamente, a sedersi al tavolo. Purché la soluzione del problema, non si risolva in un mero calcolo matematico, ma salvaguardi la qualità dell'assistenza. " Senza un ragionamento sulla struttura della medicina generale, una fra tutte quella del personale, dei collaboratori di studio, che per noi sono vitali. In quanto, ci aiutano e ci possono aiutare, a togliere quei carichi di lavoro, che sono per noi inappropriati. Diventa difficile, prendere impegni non perché non vogliamo fare, ma perché non vogliamo dare un'assistenza che non sia di qualità".