Felpa allungata sul volto per non farsi vedere, chinato sul sedile anteriore dell'auto guidata dal fratello Giancarlo, che lo aspettava da un paio d'ore davanti alla casa circondariale di Biella. Alle 14 viene scarcerato Jonathan Maldonato, il 36enne accusato di aver tentato di uccidere sua moglie, l'influencer di origine marocchina Soukaina El Basri, ferita al petto il 16 maggio scorso in circostanze ancora da chiarire. In carcere da mercoledì, con l'accusa di tentato omicidio pluriaggravato, la Gip ha convalidato il fermo domenica, disponendo la scarcerazione, ma con la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla moglie e l'obbligo di firma. Maldonato è rimasto in carcere altri tre giorni in attesa che arrivasse il braccialetto elettronico per monitorarne gli spostamenti. Nelle 38 pagine dell'ordinanza di convalida del fermo, l'uomo racconta che Siu, questo è il nome che la trentenne influencer usava sui social, la mattina del 16 maggio gli ha dato un ceffone e gli ha lanciato un barattolo dell'olio, arrabbiata perché lui aveva sbagliato a vestire le due bambine di quattro e sei anni per andare a scuola. Poi si sarebbe colpita al petto con un oggetto appuntito che lui le avrebbe strappato di mano. Dopo aver chiamato i soccorsi, la moglie gli avrebbe chiesto di inventare la versione della caduta accidentale sullo spigolo di un mobile per paura di essere ricoverata in psichiatria, versione alla quale la Gip ha creduto, sostenendo che nelle ore successive, quando Siu era ancora cosciente, ha raccontato ai medici la stessa dinamica. La donna, che ha riportato una ferita profonda tre centimetri che le ha reciso l'arteria mammaria, è uscita dal coma. È cosciente, ma ancora grave. Quando le sue condizioni miglioreranno potrà essere interrogata dei magistrati e spiegare che cosa sia realmente accaduto quella mattina.