"Non si può nel 2024 sentire che arriva la telefonata i carabinieri ti dicono: suo nipote l'ha portato via un fiume." In queste parole la rabbia della nonna di Simone Farinelli travolto da un'ondata della piena del fiume Zena, è un'altra vittima del maltempo dell'ultima alluvione che ha colpito l'Emilia Romagna. Era in auto con il fratello, che si è salvato, lo scorso sabato; si sarebbe, a breve, iscritto all'Accademia di Belle Arti. Al funerale ci sono tanti ragazzi giovani, i sindaci del territorio, tra cui quello di Pianoro, paese sull'Appennino alle prese con i danni dell'alluvione. "Era conosciuto e amato da tutti e per questo insieme al sindaco di Ozzano, dove Simone aveva la residenza, abbiamo scelto di indire il lutto cittadino e quindi oggi le bandiere dei nostri municipi sono a mezz'asta." Lo stesso fiume che ha ucciso Farinelli ha portato via una strada a San Lazzaro di Savena, poco lontano. Gli operai cercano di tappare la voragine, ma continua a piovere. Qui l'acqua è entrata nelle case ha minacciato anche i primi piani come dimostra il segno sulle pareti di questa abitazione. Non è la prima volta, nelle parole della sindaca e degli abitanti esasperati l'urgenza di una soluzione. "Quello che è successo alcuni giorni fai è qualcosa di inedito che ci ha fatto capire che tutte le misure di contenimento dei corsi d'acqua, la rete fognaria, non tenevano forse con altre situazioni, altri climi. Oggi siamo di fronte a un fenomeno che ci richiede responsabilità, collaborazione istituzionale riprogettazione di alcuni luoghi delle nostre città.", "La situazione è che non è più possibile tollerare perché io ho messo anche le paratie e tutto, mi entrato più di un metro d'acqua rispetto alle due volte precedenti.".