Questo individuo faccio fatica a chiamarlo uomo. Ha suscitato in me un disprezzo e continua quel disprezzo a rimanere nel mio animo che non pensavo di essere capace di provare. E non sopporto quelli che lo chiamano bestia, perché così si offendono anche gli animali, e non lo meritano. Quest'uomo ha schiacciato un telecomando che ha stroncato la vita di Giovanni Falcone, di sua moglie e dei tre agenti di scorta che vanno sempre ricordate con i cognomi: Dicillo, Schifani e, per quanto mi riguarda anche in particolare, Antonio Montinaro con cui avevo un rapporto di simpatia e di affetto particolare, era quello che conoscevo meglio, quindi sul piano personale è una ferita che non si calmerà.