La campagna di vaccinazione rallenta rispetto alle settimane scorse su tutti i tipi di dose. Andiamo a vedere sulla prima dose cosa sta succedendo. Come sappiamo sono ormai in due le categorie che hanno accesso alla prima dose, cioè i non vaccinati e i bambini dai 5 agli 11 anni per cui la campagna è iniziata dopo. Cartello 26 ci fa vedere come questo dato sia effettivamente in calo rispetto alle settimane scorse però va ricordato che i bambini tra i 5 e gli 11 anni adesso sono vaccinati per il 33%, cioè uno su tre, quindi pian piano si arriva a un'ampia fetta di platea e che sugli adulti, diciamo, gli over 12 quanto meno che possono vaccinarsi incide molto il dato degli over 50, cartello 20, che nonostante appunto l'obbligo, le multe dal 15 di febbraio e le restrizioni sul lavoro hanno un andamento delle nuove vaccinazioni, che dopo il picco seguito al Decreto sta scendendo e sta tornando su livelli piuttosto bassi non in senso assoluto perché abbiamo visto nei mesi scorsi dati anche più bassi però non c'è stato, diciamo, non è stato tenuto quel livello che era stato raggiunto dopo il decreto. Cartello 21 ci fa vedere che in realtà su tutte le dosi c'è un rallentamento, perché i numeri totali di dosi somministrate che erano arrivati anche a cavallo dei 600.000 non troppo tempo fa, un paio di settimane fa, adesso scendono e siamo sotto i 400.000 quindi anche le terze dosi sono un po' di meno, ma attenzione, sulle terze dosi, cartello 63, va detto che l'Italia ha avuto un ritmo straordinario rispetto anche agli altri paesi del mondo. In tutto il mondo sono solo 5 i paesi che hanno vaccinato più persone con la terza dose in rapporto alla popolazione e un paio di questi sono veramente molto piccoli, quindi l'Italia è tra i primissimi paesi al mondo per copertura vaccinale con la terza dose, terza dose che, ormai lo dicono anche le autorità sanitarie, è importante come la prima sostanzialmente, perché il cartello 65 ci ricorda che uno studio pubblicato dalle autorità sanitarie inglesi pochi giorni fa ci ricorda che, se uno fa solo due dosi e non fa la terza dopo 6 mesi, crolla quasi a zero la protezione da contagio ma cade anche molto la protezione da malattia severa e anche quella relativa al decesso, quindi la terza dose è indispensabile per avere un ciclo vaccinale veramente compiuto come dimostra anche l'estensione del Green Pass. E poi cartello 24. Se tutti fossero vaccinati con la terza dose, nelle terapie intensive ci sarebbe solo la fettina arancione che vedete in questo grafico, quindi non ci sarebbe una pressione forte in questo momento sulle terapie intensive, negli ospedali ci sarebbe quindi una situazione molto più gestibile. In sostanza quindi campagna che va rallentando ma che pone comunque l'Italia ai livelli più alti in giro per il mondo.























