Sono passati da qui circa 12 mila dei 16 mila campioni sequenziate in Campania, alla ricerca delle varianti del Coronavirus. Il numero più alto in Italia. Questo è un sequenziatore e siamo al TIGEM, l'Istituto di Telethon che si occupa di ricerca medica e genetica. In questi laboratori il TIGEM oltre alla ricerca genetica da alcuni mesi porta avanti un progetto insieme all' ospedale Cotugno e all'istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno per sequenziare il virus. "Siamo scesi in campo quando è esplosa la pandemia con le nostre competenze di genetica e genomica. Noi le abbiamo sviluppate queste competenze proprio per l'analisi del genoma umano nei pazienti con malattie genetiche rare. Essendo un Istituto della Fondazione Telethon il nostro obiettivo è sconfiggere le malattie genetiche rare. Il passo dall'analisi del genoma umano all'analisi del genoma del virus è stato un passo abbastanza semplice. anzi è stata una riduzione di complessità, perché il genoma virale è enormemente più piccolo. E quindi siamo partiti con un'analisi a tappeto". Sotto osservazione la variante Delta cioè quella indiana che, secondo le rilevazioni fatte qui in Campania, arriva al 25% ed è destinata a crescere. "I nostri dati sono affidabili perché ovviamente effettuiamo, lavoriamo su dei numeri molto alti. Quindi l'errore statistico è relativamente basso. Sostanzialmente altre Regioni sequenziano meno di noi e quindi ovviamente l'incidenza è molto dipendente dal numero di campioni di partenza, ma sicuramente diventerà la predominante nel prossimo mese. Ci aspettiamo che posso arrivare fino al 90%, quindi diventare come è successo per l'inglese in due mesi la variante predominante". Quanto dobbiamo preoccuparci? "Sapendo che è estremamente più contagiosa, probabilmente, il numero dei casi può aumentare. Tutti i dati in letteratura ci dicono che i vaccini che noi utilizziamo comunemente anche in italia danno una copertura anche rispetto alla variante indiana". Non solo la Delta, sotto osservazione ci sono una decina di varianti delle 84 trovate dall'Istituto. Il procedimento è complesso e attraversa varie fasi, dalla preparazione delle cosiddette piastre con i campioni al sequenziamento in questo macchinario fino alla rielaborazione dei risultati che vengono poi inseriti nella banca dati.