Boboli apre a primavera avanzata e ci si sente come quel platano a testa di salice circondato dai tigli. Un po' soli, ma con una fantastica vista e davanti ad una nuova e più personale esperienza. Io ne approfitto per vederli dopo tanto tempo senza nessuno praticamente. Come fa sentire questa riapertura? Bene molto bene, devo dire, ce n'era bisogno, sopratutto in questo periodo di dolore e di divisioni solo negative. Misurazione della temperatura all'ingresso che resta vietato ai gruppi numerosi, distanziamento sociale e mascherine. Un milione e trecentomila i visitatori nel 2019 paganti. Questa mattina, 50. E in attesa che riaprono le frontiere non bisogna farsi ingannare dai tratti somatici le signore cinesi che salutano sono di Firenze, quello più straniero arriva da Massa. Io sono di Massa, quindi non troppo distante, avevo visto sul meteo che oggi sarebbe stata una bella giornata, ho visto su internet ho guardato un pò i musei cosa sarebbe stato aperto e cosa chiuso, ho visto che Bopoli era aperto, e ho detto mi sembra un posto dove passare la mattinata. Il giardino all'italiana di Boboli, il primo museo di Firenze con il cielo come soffitto a riaprire. La settimana prossima seguirà quella di Palazzo Pitti e poi quella successiva in un grande crescendo quella delle Gallerie degli Uffizi, la galleria delle statue e delle pitture quello più famosa al mondo. Sarà la giornata luminosa, sarà che siamo stati forzatamente lontani da tanta bellezza che adesso ogni riapertura viene vissuto per la sua natura generatrice. In tutto il mondo la riapertura del giardino di Boboli come di Palazzo Pitti e degli Uffizi, incarnerà questo New Deal, questo senso di rinascita.