10 minuti in meno la sera, 50 al mattino, e così ogni giorno, partendo dalle strade centrali per estendersi via via a tutta la città. I lampioni illumineranno per un'ora in meno Milano e non seguiranno più, grazie ai sensori, la luce naturale. Prima i lampioni erano fotosensibili per cui si accendevano automaticamente quando calava, quando c'era un certo grado di oscurità; adesso, abbiamo deciso per ridurre il tempo di accensione dei lampioni, di manovrare noi l'accensione e lo spegnimento. Il piano di risparmio energetico messo a punto dal Comune di Milano entrerà in regime entro i primi 10 giorni di novembre e porterà ad un risparmio annuo annunciato dal sindaco Beppe Sala di 1 milione e mezzo; ma potrebbe essere superiore. Anche perché, la data di accensione dei riscaldamenti posticipata per ben due volte con ordinanza di Palazzo Marino, naviga a vista. Le temperature non accennano a diminuire e il comune non esclude accensioni a singhiozzo. Per ora, il 3 si riaccendono i riscaldamenti; se dovesse rimanere caldo, si può anche pensare a delle fasce orarie, a indicare delle ore il mattino, il pomeriggio e la sera in cui tenere acceso e magari non tutto il giorno. Il tetto orario di accensione è di 13 ore nelle case, 19° C diminuiranno anche nei mezzi del trasporto pubblico locale scenderanno di 2 gradi, ma nelle 4 sedi degli uffici comunali il riscaldamento resterà spento da giovedì sera, fino a lunedì mattina. Una giornata di Smart Working per ben 2mila e 340 dipendenti e 3 di chiusura delle sedi, dal 4 novembre prossimo e per tutta la durata della stagione termica. Siamo entrati nel palazzo della ragioneria del comune, la sede degli uffici tributari; è l'ultimo venerdì in presenza, dalla prossima settimana tutti a casa. Sicuramente è una fonte di risparmio energetico importante perché per tre giorni gli impianti resteranno chiusi.























