Oggi ripercorreremo brevemente le tappe fondamentali del viaggio nell'orrore. L'orrore che ha portato al brutale omicidio di Giulia Tramontano e del suo bambino che portava in grembo da 7 mesi , trucidati con 37 coltellate, con inaudita violenza, il 27 maggio 2023. L'imputato ha confermato la propria responsabilità, ha nuovamente ammesso i fatti. Seppure, come vedremo noi riteniamo che sia stata l'ennesimo tentativo di manipolare la realtà, a suo vantaggio, ma comunque è stato nuovamente confermato quanto aveva dichiarato in fase di indagini. Non si è trattato di una confessione spontanea e di questo noi dobbiamo tenere conto, perché noi sappiamo che la confessione spontanea, sappiamo quanto, dopo un omicidio, l'autore si reca dai Carabinieri e dice: sono stato io, andate a casa. Ho commesso l'omicidio. Qui lo scenario è totalmente diverso. Cioè l'imputato ha ammesso i fatti quando ormai gli indizi erano schiaccianti: sangue sull'auto, sangue sull'appartamento. Quindi non ha potuto che ammettere. Ma sicuramente è un dato oggettivo che ha ammesso, in fase di indagine, che ha ammesso ... le prove formante nel contraddittorio delle parti hanno, con certezza provato, al di là di ogni ragionevole dubbio, un piano criminoso pianificato, una pianificazione strategica, un progetto letale, a lungo meditato dall'imputato, volto ad eliminare Giulia e Thiago, considerati dall'imputato ostacolo alla sua relazione con la giovane amante.