Dopo una grande nevicata le giornate iniziano così con la bonifica delle masse bianche per evitare che le valanghe si stacchino naturalmente, invadendo piste da sci e centri abitati. Così succede a Cervinia come nel resto delle Alpi in questi giorni, imbiancate da metri di neve. Tra centri isolati, piste chiuse per il pericolo valanghe, sciatori che premono avanzano nuove speranze per contrastare almeno parzialmente la siccità della pianura. "Abbiamo bonificato tutti i pendii che abbiamo sopra gli impianti e sopra le piste da sci, abbiamo dovuto chiudere la pista 5 di rientro a Cervinia che comunque abbiamo il Cervino che sono 2000 metri di parete con mezzo metro di neve la scarsa visibilità non siamo riusciti a capire se aveva già scaricato la sua neve. Il problema grosso è stato comunque con pericolo quattro pista chiusa con una rete, cartelli di divieto pericolo valanghe la gente passava oltre la rete e scendeva giu per la pista". "In realtà è una nevicata per il periodo in cui siamo, importante sono venuti circa 50 cm di neve, eravamo abituati in passato quando nevicava si parlava di metri, gli scienziati e gli studiosi dicono che sta cambiando qualcosa nel clima io ci credo fermamente". Una grande nevicata è una importante riserva idrica per tutta la valle ma soprattutto una risorsa che si scioglie molto lentamente. "Rispetto all'anno scorso attualmente siamo messi molto meglio, l'anno scorso a fine febbraio eravamo messi peggio del 2022 che fino adesso è stato l'anno più siccitoso che abbiamo vissuto in queste zone, quest'anno sembra che queste nevicate qua sicuramente stanno migliorando la situazione siamo quasi a livello regionale intorno alla media storica degli ultimi vent'anni, quindi per adesso bene". Attesa una nuova nevicata ad arricchire una stagione già salva.