Tra le novità introdotte dal nuovo codice della strada c'è la stretta che riguarda chi si mette al volante dopo aver assunto sostanze stupefacenti. Se in passato era necessario provare lo stato di alterazione per poter infliggere una sanzione, adesso basterà risultare positivi al test antidroga perché scatti la revoca immediata della patente e il divieto di guidare per tre anni. Nel testo del nuovo Articolo 187 è stata cancellata la dicitura in stato di alterazione psicofisica. "I prelievi che vengono fatti sono: salivari ma molto rapidi nel primo step, quello che fa il poliziotto su strada e quindi non cambia nulla. Il secondo step invece, diciamo, non cambia la procedura, non c'è la visita medica, ma c'è una procedura di prelievo, sempre da saliva o da sangue, fatto da un medico, non c'è la visita medica. Quindi si fa questo prelievo, sempre in una struttura sanitaria, fissa o mobile, a seguito della quale, soltanto a seguito della quale, possono poi seguire le sanzioni pecuniarie, amministrative e penali. I controlli di secondo livello, fatti ripeto in una struttura sanitaria, da personale sanitario, su saliva o sangue, non danno riscontri così vecchi. Cioè le sostanze stupefacenti o psicotrope rimangono per un periodo inferiore. È logico, questa è un'indicazione ci è stata data dal punto di vista medico sanitario. Se si è fatto già un abuso ulteriore all'abuso normale di sostanze stupefacenti, è possibile che qualche traccia resti, ma di regola nel sangue non restano per molti giorni le tracce". Nessuna eccezione è prevista per i consumatori di cannabis terapeutica che dovranno, come ora, attenersi alle indicazioni mediche prima di mettersi al volante, spiega in una nota Il Ministero dei Trasporti.