È "rispetto" la parola del 2024 per la Treccani. La scelta, che si inserisce nell'ambito della campagna di comunicazione "Le Parole Valgono", è volta a promuovere un uso corretto e consapevole della lingua. E, si legge in una nota, il vocabolo è stato selezionato per la sua estrema attualità e rilevanza sociale. La definizione data dal Dizionario dell'italiano Treccani del termine rispetto, parla di un sentimento e atteggiamento di stima, attenzione, riguardo ad una persona, un'istituzione, una cultura che si può esprimere con azioni o parole. "Dopo aver scelto, negli anni passati, parole molto legate alla realtà, e a una realtà che non piace a nessuno di noi per la violenza che esprimevano, penso per esempio a femminicidio, l'ultima parola, beh abbiamo voluto, con una parola di speranza e anche di monito, a usare questa parola, e tutto quello che c'è dietro, a usarla nelle relazioni che abbiamo, non solo con le persone, ma col mondo, con l'ambiente, con le istituzioni". I costumi e gli atteggiamenti, spesso privi di rispetto, sono purtroppo assai diffusi e non possono certo essere modificati grazie alla scelta di un vocabolo. Ma dalla Treccani auspicano che almeno questa scelta possa contribuire ad alimentare un dibattito e stimoli un certo interesse magari anche nelle scuole e che possa nascere una riflessione utile a tutti. Infine l'accento viene posto sull'uso spesso improprio del termine, come ad esempio in ambito politico. "Molto spesso, soprattutto nel dibattito politico, l'offesa agli altri, il discorso violento, comincia con: con tutto il rispetto di quello che lei dice. E poi si parte con gli insulti. Ecco che lì, la parola rispetto, viene usata davvero al contrario".