Chiamatela: riconversione aziendale solidale. Oggi, abbiamo avuto l'esempio della determinazione della capacità imprenditoriale di chi gestisce le attività economiche, una parziale conversione della propria attività produttiva. La produzione di birra e in contemporanea produrranno gel igienizzante, gel al quale ci dobbiamo abituare nei prossimi mesi. Un centinaio i litri di igienizzante donati al comune di Bari da questo birrificio artigianale che ha deciso di mettere a frutto il periodo di fermo forzato. Era il momento di ricambiare quello che la città di Bari ha fatto per noi, ci sembrava la cosa più congeniale alle nostre possibilità e anche alle capacità dell'azienda, sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista di esperienza che abbiamo messo in campo. È stata sua moglie Paola, poi, a realizzare materialmente il tutto, mettendo a frutto le competenze maturate nella sua precedente vita professionale, prima cioè di mollare tutto e passare alla birra. Sono biologa e per farlo mi sono comunque interfacciata con l'Università di Bari. Si segue la ricetta dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, per cui si mescolano insieme alcol, possibilmente dal 70 per cento in su, in questo caso abbiamo utilizzato il denaturato, quindi ad accise assolta, al 70 per cento, acqua ossigenata e glicerina, glicerolo, al 98. Il resto di questa soluzione si copre, diciamo, si chiude con acqua distillata o comunque acqua bollita lasciate raffreddare. Prodotto l'igienizzante, in forma liquida per la difficoltà di reperire contenitori con dispenser, l'azienda rimane ora in stand by, nella speranza di poter presto tornare ad imbottigliare la sua birra. Io, da brava napoletana, adottata a Bari, sono scaramantica e ho già programmato la produzione, mi auguro di maggio, giugno e luglio, nella speranza di riprenderla.