L'arte di mettersi in fila non appartiene a tutti. La procura di Firenze ha aperto un fascicolo sui presunti sprechi o regali all'hub per i vaccini del Mandela Forum. Poi ci sono quelli che, e tra questi anche magistrati, avvocati, che con l'apertura di alcune categorie professionali si sono legittimamente incolonnati, ma qualcuno ha avuto il coraggio di scansarsi almeno un attimo. Ce ne sono anche tra i politici. Dimitri Palagi è consigliere comunale della lista Sinistra progetto comune, in quanto dottorando avrebbe potuto mettersi al sicuro. Che cosa l'ha fatta rinunciare? Le notizie che stavano arrivando erano di tante persone in condizioni di fragilità che non riuscivano a farsi il vaccino. C'è poca chiarezza a livello di regioni Toscana su quali sono stati i criteri scelti per permettere le vaccinazioni che non hanno dato la giusta priorità alla questione di età e di condizioni di salute. In Consiglio comunale per Fratelli d'Italia troviamo anche l'impiegato dell'ASL, Alessandro Draghi, anche lui si è fatto da parte. Il 15 dicembre mi arriva una mail come a tutti i dipendenti, sappiate che la regione Toscana sta provvedendo ad inserirvi nella fase uno per farvi vaccinare con vaccino Pfizer. Lei non si sente un lavoratore a rischio? Io personalmente no, lavoro allo sportello o anche in retro sportello in un distretto dove il rischio di contrarre il virus è medio. Il suo prezioso vaccino Pfizer potrebbe essere andato ad un ottantenne chiuso in casa da un anno. Dopo la svolta del Governo, ecco che anche la Toscana ha deciso di adeguarsi. D'ora in avanti nessuna priorità, si dovrà procedere per fasce d'età, salvo portare a termine le vaccinazioni per i lavoratori delle cosiddette e già note professioni a rischio.