Covid e scuola, presidi chiedono di semplificare protocollo

18 gen 2022
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La situazione nelle scuole ad oggi è variegata. Ci sono classi che continuano a fare lezione in presenza, classi in DAD, e classi in didattica integrata. Ovvero, che alternano momenti in presenza a momenti on-line. L'obiettivo è tenere le scuole aperte; lo chiedono i genitori, lo chiedono gli alunni, lo ha ribadito anche più volte il Ministro dell'Istruzione Bianchi. Le scuole, in effetti, restano aperte ma, ad una settimana dalla fine delle vacanze, le classi iniziano a svuotarsi. Stiamo cercando di evitare in tutti i modi la catastrofe. Nel senso che la situazione è critica; noi ancora non abbiamo nessuna percezione di calo del numero dei contagi e la situazione sta reggendo grazie allo sforzo sovraumano dei dirigenti scolastici e dei loro staff e in alcuni casi più fortunati delle segreterie delle scuole che stanno veramente dando il massimo per poter mantenere la situazione di scuole aperte. L'altra difficoltà ora, denunciano i dirigenti scolastici, è gestire la situazione relativa a contagi, contatti stretti e tamponi. Mancano dei supporti fondamentali soprattutto da parte dell' ATS; in primis, la tempestività nell'aggiornamento della piattaforma in cui noi inseriamo i casi positivi, per poter inserire i secondi casi positivi, o i terzi casi positivi all'interno delle classi. Spesso infatti, il lavoro dei tracciamenti e segnalazione, di competenza di ATS, ricade sulle scuole che si trovano a gestire la situazione sanitaria. E succede che alle 7 o alle 8 di sera di sera, si riceve la segnalazione di un alunno positivo e che sia la scuola di iniziare ad effettuare il tracciamento quindi: avvertire i compagni di classe e decidere poi il da farsi. Altro caos riguarda la gestione dei tamponi e dei contatti stretti. La problematica del tampone T-0 è legata anche al fatto che ATS a Milano, ma so che la problematica è a livello nazionale, è in ritardo sul fatto di concedere la possibilità di effettuare i tamponi gratuiti a chi deve effettuarlo; quindi si crea una disuguaglianza tra le famiglie che possono permettersi il tampone a pagamento e le famiglie che invece devono attendere la possibilità di fare il tampone gratuito. Ad oggi, i presidi fanno una richiesta ben precisa: semplificare le procedure perché il momento con i numeri attuali dei contagi, sono impossibili da gestire, se non con un lavoro 24 su 24 e 7 giorni su 7 dei dirigenti scolastici e del loro staff.

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