I contagi montano Come mai nella regione più colpita dal Covid. 39.152 il numero dei nuovi casi in Lombardia, nuovo record da inizio pandemia. La pressione è inferiore rispetto a un anno fa ma si teme il picco di Natale. Resta per chi ha visto e diretto tra le più complesse realtà in questi due anni, ossia i pazienti in bilico della terapia intensiva di un grande Policlinico, il rammarico del vaccino rifiutato. "La situazione è ancora gestibile, però comporta un pesante impegno negli ospedali cioè comincia a far sentire il suo effetto su quelli che non hanno il Covid. Se tutti fossero vaccinati la situazione sarebbe molto, molto, molto migliore. Noi sappiamo che tutte le restrizioni, tutte le modificazioni poi si riflettono con 15 giorni di ritardo sui ricoveri e credo che bisognerebbe essere più veloci." La normalità oggi è quella di auto che si incolonnano all'alba nella speranza di ottenere più in fretta un tampone. Ancora prima della fila in auto, esiste quella virtuale per la prenotazione. Una settimana almeno è la media tra probabili positivi e pazienti in attesa di uscire dall'isolamento. La Regione ha modificato le disposizioni, solo tamponi essenziali e per le numerose quarantene degli studenti basta andare in farmacia. "Noi abbiamo tantissima utenza sia qui che al San Paolo, abbiamo raggiunto i 2.000 tamponi al giorno. Si mettono in fila dalla mattina presto per poter essere i primi ad accedere. Oggi va leggermente meglio degli scorsi giorni anche perché Regione ha aperto diversi punti tampone, quindi è una pressione importante. Ci stiamo preparando a un eventuale ondata, un aumento dell'incidenza secondo quelle che sono le linee guida regionali." "Il mio messaggio è vaccinatevi, vaccinatevi tutti. Fate la terza dose.".