É un Primo Maggio in zona gialla in Campania, il primo weekend di riaperture dopo un lungo periodo di restrizioni e dopo più di un anno di pandemia, nonostante i contagi restino ancora alti, non ci sono assembramenti sul lungomare di Napoli per il pranzo, complice forse anche la giornata di pioggia, ristoranti pieni d'altra parte e bisogno di lavorare in un anno così complesso. "É molto diverso" "É stato difficile anche con il lavoro, questo anno?" "Eh sì, diciamo che oggi non è proprio la festa dei lavoratori." "Poi è un Primo Maggio un po' mascherato e quindi cerchiamo di godercelo." "Eh! É un Primo Maggio un pochino diverso, lo abbiamo fatto fuori porta." "Da dove viene?" "Dalle Marche." "É un anno che ci ha creato tanti problemi, ha creato tanti problemi a tante aziende, ci sono tanti ristoranti, non ci dimentichiamo che sono ancora chiusi perché non hanno spazio all'aperto. Il lavoro e i diritti oltre la pandemia sono al centro dell'attenzione di un territorio che sente molto i contraccolpi della crisi, manifestazione di CGIL CISL e UIL alla Whirlpool di Napoli, con 320 dipendenti sull'orlo del licenziamento. É un Primo Maggio dove trova spazio anche la rabbia, c'è un corteo di protesta, autorizzato in extremis, al centro storico di Napoli con disoccupati e lavoratori precari, le categorie più esposte alla crisi.