È una cosa veramente molto emozionante. È come se fosse primo giorno di scuola perché è tutta un'altra cosa stare in classe, rivedere i compagni, professori. Un nuovo primo giorno di scuola dopo mesi di lezioni seguite da casa, davanti a uno schermo. Nelle Marche gli studenti delle superiori tornano in classe, ma al 50 %. Con un potenziamento importante, oltre 130 autobus sulla rete del trasporto pubblico regionale. Abbiamo operato con la sanificazione, stiamo mettendo delle risorse importanti per la areazione degli ambienti. Suona la campanella all'istituto Savoia Benincasa di Ancona. Il gruppo classe rimane unito. Quindi le classi non vengono mai divise e il 50% della popolazione scolastica che sta a casa, alternando le settimane. Avere l'edificio vuoto per metà significa anche poter suddividere le classi intere in altri ambienti. Insegnante al computer, proiettore a illuminare la lavagna, banchi vuoti, la lezione a distanza. Quando si collegano tutti questa prima ora la facciamo, tu resti qui sincrono con me e fai la verifica. Nell'aula 3.0, online l'ora di inglese. L'intervallo è all'aperto. Rivedere tutti i compagni, anche se con mascherina e distanziamento è bello. Che si continui in presenza fino alla fine dell'anno? La speranza di tutti, credo. Il ritorno a scuola è un segno di rinascita sicuramente un segno di luce infondo al tunnel. L'emozione di ritrovare i compagni si mescola ai timori che rimangono per la circolazione del virus, soprattutto per chi deve prendere i mezzi pubblici, i ragazzi sperimentano un nuovo servizio attivato dal comune, il bus a chiamata con un clic sul telefonino. Prenoto la mia fermata, la mia linea e il mio posto nell'autobus, il punto di partenza e il punto di arrivo. Non ci sono problemi.