Da oggi l'Italia è per metà in zona gialla. Lombardia, Piemonte, Lazio e Sicilia abbandonano la fascia bianca e si uniscono così a Calabria, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Trentino Alto Adige e Veneto. A determinare il cambio di colore sono i dati emersi dall'ultimo monitoraggio della cabina di regia. I numeri confermano infatti per Lombardia, Piemonte, Lazio e Sicilia il superamento dei parametri da zona bianca. I fattori che fanno scattare il passaggio in giallo, lo ricordiamo, sono l'incidenza superiore ai 50 casi per 100.000 abitanti, i ricoveri in area medica oltre il 15% e le terapie Intensive occupate al di sopra del 10%. Quando tutte e tre le soglie vengono superate la regione finisce in zona gialla, un cambio di colore che ha più che altro il carattere di un monito, di un invito alla prudenza perché di fatto le regole restano le stesse. L'obbligo di mascherina all'aperto è già in vigore in tutto il paese, per quanto riguarda bar e ristoranti il limite delle 4 persone al tavolo è stato superato dall'obbligo di super Green Pass anche questo valido in tutta la penisola. Di fatto le misure anti contagio presenti negli ultimi decreti hanno superato il sistema delle zone a colori. Intanto si guarda con attenzione alla Liguria, che più di tutte si avvicina al passaggio in arancione. La regione attualmente in zona gialla conta già il 22% dei posti occupati da pazienti Covid in terapia intensiva, dunque oltre la soglia limite del 20, e il 28% nei reparti ordinari a soli due punti percentuali dalla soglia limite del 30. Anche in questo caso con un eventuale passaggio in zona arancione i cambiamenti dal punto di vista pratico sarebbero minimi. Torna infatti il limite agli spostamenti, ma per potersi muovere liberamente sarà sufficiente essere in possesso di Green Pass, anche ottenuto tramite tampone.