"Io ho subito un intervento di isterectomia per fibroma. Non si trattava di un fibroma ma si trattava di un tumore al quarto stadio. Purtroppo sono passati otto mesi e intanto il tumore è andato in metastasi. Sono venuta a scoprire che come me aspettavano 3000 persone. La notte non ci ho dormito e il mio desiderio, anche di potere salvare delle persone, delle vite umane, mi ha portato a denunciare questa situazione. Sono qui come testimone di giustizia. Il mio è un desiderio di cambiamento e non può essere logoro un sistema come la sanità". "A chi vorrebbe dire qualcosa?" "Non è una mia, una polemica ad personam, ma è il sistema. Un sistema intriso appunto di bugie. È un sistema di interessi anche personali. Cioè io questo non lo posso accettare, come non lo possono accettare tutte le 3300 persone che aspettano un esame che forse non arriverà mai perché leggo addirittura di vetrini perduti e quindi di persone che non si potranno mai curare bene perché non sapranno mai la loro vera diagnosi". "Persone che soffrono di patologie gravi". "Gravi. Può darsi anche che non lo siano, però questo lo dirà il referto, ma se il referto non arriva". "Lei mi ha detto prima non ce l'ho con i medici, ma con chi li coordina". "Allora la nostra Sicilia ha dei medici meravigliosi, infermieri meravigliosi, però si trovano strozzati da una sanità malata. Molti sfuggono e io in questo momento mi sto curando l'istituto nazionale tumori di Milano. Un ospedale di eccellenza, ma è pieno di medici siciliani. Io penso che non si può giustificare quello che è accaduto. Speriamo intanto che questi, diciamo, responsabili che hanno sbagliato, possano riflettere e questa situazione possa muovere le loro coscienze. E poi che cambi il sistema. La sanità deve essere messa al primo posto perché la salute è il primo bene e pensiamo a quelle 3300 persone che aspettano fiduciose. E questa fiducia non può essere tradita. .