La sola vista dell'enorme tunnel d'accesso alla struttura fa una certa impressione. Quello che stiamo visitando non è un posto qualsiasi ma il più grande bunker antiatomico d'Italia, costruito negli anni 60 ad Affi, in provincia di Verona, e gestito dalla NATO fino al 2004. West Star il nome in codice del bunker, una struttura super segreta realizzata a 150 metri di profondità sotto il monte Moscal e oggi di proprietà del comune, che intende farne un museo. Il bunker si sviluppa in 13.000 metri quadrati suddivisi in tre gallerie, due operative e una dedicata ai servizi. In caso di attacco nucleare poteva resistere a ordini fino a 100 chilotoni e ospitare dalle 180 alle 500 persone per circa un mese. Uno spazio sotterraneo enorme. All'interno uffici, alloggi, punti di primo soccorso, cucine e mense. "Da qui inizia il livello di sicurezza numero 5, il più elevato dell'intera struttura e attraverso questa forza potevano passare solamente gli appartenenti all'alto comando." Tra le aree più suggestive, la centrale di controllo dell'illuminazione e della qualità dell'aria, l'enorme sala generatori e la war room, dove ogni giorno si svolgevano briefing tra le più alte cariche della NATO. Fortunatamente questo sito non è mai servito a proteggere i civili dalle bombe atomiche, ma l'invasione dell'Ucraina da parte di Putin e il rischio che il conflitto possa estendersi su scala mondiale hanno riportato tra gli italiani un certo interesse per i rifugi antiatomici. "Sindaco, questa struttura, questo bunker potrebbe essere riconvertito e tornare, appunto, un rifugio antiatomico per la popolazione oppure no?" "Nel breve tempo non può diventare un rifugio antiatomico, però potrebbe essere utilizzato come bunker per ripararsi, per la popolazione." "Lei parla di armi convenzionali." "Si, ceramente. Armi convenzionali, perché servirebbe un po' di tempo per rimettere in sesto tutto quello che era il sistema antiatomico." "Vogliamo sperare che possa diventare solo un museo, ecco." "L'intenzione dell'amministrazione è farlo diventare un museo e l'auspicio è proprio che diventi un museo e che non ci sia da pensare alla guerra di questi tempi.".