Il dato oggettivo è che la temperatura globale nel 2016 è di 1,2 gradi superiore ai livelli preindustriali. Parliamo, quindi, di più di due secoli fa. Il maggiore imputato per il riscaldamento delle acque dell’Oceano è sempre lui, El Niño, che da solo è in grado di influenzare il clima dell’intero globo, provocando periodicamente inondazioni o, viceversa, siccità a seconda delle aree interessate. Ma secondo l’Agenzia meteorologica delle Nazioni Unite, la WMO, che da Marrakech lancia l’allarme “il 2016 è sulla strada per diventare l’anno più caldo della storia del pianeta”, sono i gas serra, prodotti dall’attività umana, la vera principale causa del surriscaldamento del nostro pianeta, perché la loro concentrazione ha ormai raggiunto livelli senza precedenti. Che quest’anno sarebbe diventato il più caldo di sempre lo si è già detto altre volte, ma ora, di fronte all’evidenza, bisogna capire il perché. Glaciologi e climatologi europei, in prima linea l’Italia, cercano in Antartide il ghiaccio più antico della terra. L’obiettivo di Beyond EPICA – questo è il nome della missione – è trovare ghiaccio di un milione e mezzo di anni fa per poter decifrare i processi del sistema climatico del passato. Una bella impresa, epica appunto, se pensate che il campione di ghiaccio più antico disponibile ad oggi risale a 800.000 anni fa.