Sfrecciano in bicicletta con smartphone e zaino frigo abbastanza ingombrante sulle spalle. Sono i riders, i ciclo fattorini delle piattaforme on line che trasportano cibo a domicilio, protagonisti dell'universo dei cosiddetti lavoretti e delle polemiche su salari bassi e diritti in bilico. Un esercito di circa ventimila persone, soprattutto giovani under 30 che svolge questo lavoro per un tempo determinato e con una paga media oraria compresa fra i 6 e 16 euro lordi che varia in funzione delle prestazioni svolte. Scenario in bilico tra modernità, innovazione, tecnologia da una parte e complessità, difficoltà sociali e recriminazioni economiche dall'altra. Tra chi si batte per essere riconosciuto come lavoratore dipendente, invece che lavoratore parasubordinato, co.co.co., o autonomo, partita IVA e chi invece rivendica autonomia organizzativa, flessibilità e il cottimo, ovvero l'opportunità che più si produce e più si viene retribuiti. Una questione di regole, insomma, ma soprattutto una sfida per il governo giallorosso che il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo ha deciso di raccogliere. Il superamento del lavoro a cottimo, la definizione dei livelli retributivi stabiliti dai contratti collettivi e le tutele sanitarie e previdenziali. Senza dimenticare che l'on line food delivery in Italia rappresenta un mercato in espansione: 350 milioni di euro nel 2018 per il settore della ristorazione, cresciuto del 69% rispetto al 2017. Ma quanto è possibile far dialogare le conquiste sociali con l'attività degli algoritmi? A settembre scorso la Procura di Milano ha indagato su fenomeni di caporalato digitale nei riguardi soprattutto di immigrati, su violazioni delle norme sulla sicurezza del lavoro e sullo sfruttamento dei lavoratori, svelando alcuni inganni del digitale. Cessione dell'identità e dello zaino termico a persone senza credenziali registrate e senza documenti e possibilità di lavorare dietro pagamento di una cauzione, in alcuni casi anche di una tassa. È qui che scatta il guadagno di colui che si trasforma in caporale.