Uno dei maggiori esperti di terremoti al mondo, Kit Miyamoto, ingegnere giapponese, è giunto qui ad Amatrice per visitare le zone colpite dal sisma del 24 agosto scorso. “Ingegnere, qual è la sua opinione su tutti i crolli che ci sono stati qui ad Amatrice? Perché ci sono stati?”. “Gli edifici sono essenzialmente costruiti in una muratura abbastanza povera, con materiali di scarsa qualità, non adeguatamente collegati tra di loro. Inoltre, in alcuni casi sono stati fatti degli interventi, come per esempio le solette in cemento armato, che hanno appesantito le strutture e causato ancora più danni”. Case come queste sono crollate perché costruite male, senza alcun adeguamento antisismico. Qui ci troviamo a San Lorenzo, in una piccola frazione vicino ad Amatrice. Ecco che cosa è successo e quali sono stati i danni ingenti causati dal terremoto del 24 agosto. Questo edificio, per esempio, è crollato: il tetto in cemento armato non ha fatto altro che appesantire una struttura che era fatta di materiali estremamente scadenti. Sassi, legno, fango: vivere in case come queste – ci spiegano questi esperti – è davvero pericoloso. Significa esporsi a rischi altissimi. E qui ad Amatrice, rispetto all’Aquila, i danni sono stati addirittura maggiori. Ricostruire non sarà facile, ma le tende sono state smantellate e gli abitanti di tutte le zone colpite dal sisma hanno trovato alloggio altrove, o negli alberghi lungo la costa, o hanno chiesto un contributo statale di autonoma sistemazione. Gli esperti della società californiana specializzata in ingegneria antisismica sono stati contattati dalla Coldiretti, che ha mostrato loro come sono ridotte anche alcune aziende agricole e le stalle per gli animali, costruite in modo assai diverso rispetto al Giappone, dove esiste la cultura della prevenzione.