Lui sostiene di essere vittima di un accanimento mediatico e smentisce in maniera categorica di essersi trovato sul luogo di quella aggressione. Fedez risulta però indagato dalla Procura di Milano per rissa, lesioni e percosse in concorso nell'inchiesta sul pestaggio del personal trainer del vip, Cristiano Iovino, aggredito nella notte tra il 21 e il 22 aprile scorso davanti alla sua abitazione dopo una lite che lo avrebbe visto coinvolto in una discoteca del centro di Milano. Secondo la ricostruzione dei Carabinieri tutto sarebbe cominciato in questo locale, intorno alle 3:00, quando il gruppo che accompagnava il cantante in quella serata si è scagliato contro Iovino. Poi la serata finisce e si arriva a un appuntamento per un incontro chiarificatore, mezz'ora più tardi, sotto l'abitazione dell'allenatore romano, che lì viene aggredito a calci e pugni, secondo la testimonianza dei custodi dello stabile, da un gruppo di 8-9 persone scese da un minivan. Secondo il racconto dei vigilantes lì ci sarebbe stato anche Fedez. Versione che troverebbe conferma anche nelle immagini delle telecamere di videosorveglianza in possesso dei Carabinieri dalle quali emergerebbe anche il coinvolgimento di alcuni ultrà del Milan. "Non c'è nessuna denuncia da parte della vittima" si difende Fedez ma la Procura vuole vederci chiaro. Si indaga ora sui motivi che hanno scatenato la rissa. Sembra infatti sia già stata esclusa dalle indagini l'ipotesi avanzata inizialmente che la diatriba, con tanto di lancio di bicchieri da una parte all'altra del locale, sia stata innescata da un commento su una ragazza. Secondo fonti vicine al cantante infatti sarebbero altre le ragioni dietro ai dissapori tra Fedez e il personal trainer, divenuto testimone di Francesco Totti nella causa di separazione da Ilary Blasi.