Ilenia era una persona normale come me, come tante altre persone che non meritava di morire in quel modo, ribadisco, nessuno meriterebbe di morire in quel modo. Ma a maggior ragione lei, perché era una persona normale, quindi questo deve far capire, deve scuotere proprio gli animi di chi ci lavora, c'è qualcosa che non va e bisogna darsi da fare proprio per per risolverla questa situazione. Nessuno per ora, risulta indagato per l'omicidio di Ylenia Fabbri, la quarantaseienne uccisa sabato mattina nella sua casa di Faenza. Il corpo è stato trovato a terra nella cucina della tavernetta nel seminterrato, la gola tagliata. Un colpo inferto da dietro, forse con il coltello da pane che qualcuno avrebbe poi lavato nel lavandino. Sportiva sicuramente, la vedevo uscire tutte le mattine a fare il giro di pista ciclabile e poi tornava a casa sulle sette. Un giallo, racchiuso in un arco temporale strettissimo, pochi minuti prima delle 6 del mattino, la figlia di vent'anni esce di casa per andare a ritirare a Milano un'automobile con il padre. Alle 6:08 è lei a chiamare la polizia perché la sua amica rimasta lì a dormire l'ha contatta con il telefono, dopo essersi chiusa in camera. Ha paura, c'è qualcuno in casa le dice, un uomo insegue tua madre per le scale, la sento urlare. Al loro arrivo, alle 6:15 i poliziotti trovano la donna già morta e la casa a soqquadro. L'aggressione sarebbe iniziata al piano di sopra, in camera da letto. Nessun segno di effrazione. La porta del garage socchiusa. Gli inquirenti hanno sentito più volte la figlia, l'amica e l'ex marito con cui aveva in corso una causa per motivi patrimoniali. Ascoltato che il nuovo fidanzato. La Procura esclude al momento un movente passionale e perde corpo anche l'ipotesi di un furto finito male. Si attendono i risultati della scientifica per accertare la presenza nella casa di una quinta persona. Aveva espresso qualche preoccupazione? Magari anche se c'era qualcosa che non andava, lei sicuramente non lo faceva trapelare perché era la rappresentazione dell'allegria come persona.