Fine vita, Fabio Ridolfi morto con sedazione profonda

14 giu 2022
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"Vorrei dire alle persone che vivono come me di farsi sentire altrimenti le cose non cambieranno mai". Fabio Ridolfi aveva chiesto allo Stato di essere aiutato a morire a causa di una patologia irreversibile, una tetraparesi da rottura dell'arteria basilare, il 46enne marchigiano era immobilizzato in quel letto da 18 anni. Non poteva muovere nessuna parte del corpo se non quegli occhi con cui riusciva a comunicare grazie ad un puntatore oculare. È qui nella sua casa di Fermignano che Fabio ha vinto la sua battaglia dopo un lungo e sofferto percorso, nonostante le cose non siano andate come avrebbe voluto. È stata avviata una sedazione profonda assistita e Fabio è morto senza soffrire, hanno detto i familiari. Fabio, con il sostegno dell'Associazione Luca Coscioni, stava tentando di accedere al suicidio assistito. Da gennaio aveva avviato la pratica e a febbraio si era sottoposto a tutte le visite mediche per verificare la sussistenza delle condizioni stabilite dalla Corte Costituzionale. Dopo una lunghissima attesa, il 19 maggio scorso, giorno dopo il video-denuncia, Fabio aveva ottenuto il via libera del Comitato Etico che però non si era espresso sulle modalità né indicato il farmaco. Ed è così che Fabio si è trovato costretto ad accedere ad un fine vita che però non avrebbe voluto. "Purtroppo queste lungaggini potrebbero persistere nonostante il Senato riesca magari ad approvare la legge sul suicidio medicalmente assistito. Questo perché anche la legge in discussione in realtà non prevede garanzie sulle tempistiche. Quindi è un miglioramento che stiamo chiedendo al Senato per non far passare ad altre persone quello che ha passato Fabio in questi mesi". In paese la commozione e tutta la vicinanza alla famiglia. "Fermignano è un piccolo paese di 8.500 persone e questa situazione ha dato un cambio radicale sul pensiero dell'eutanasia legale e sulla possibilità del suicidio assistito". Sfegatato tifoso giallorosso Fabio ha fatto anche in tempo a vedere esaudito il suo ultimo desiderio: un videomessaggio da parte del capitano della Roma, Lorenzo Pellegrini. "Rieccomi qua. Ti mando un saluto grande, un abbraccio e un bacio. Ciao".

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