Tentato omicidio con l'aggravante della premeditazione. Con questa accusa è stato fermato Pasquale Pezzella per la brutale aggressione a Nicola Liguori, il 39enne di Frattamaggiore cosparso di benzina e dato alle fiamme a pochi passi da casa sua, mentre su questa panchina, era in videochiamata con la fidanzata. Le indagini, condotte dalla squadra mobile con il commissariato di Frattamaggiore e coordinate dalla Procura di Napoli Nord, hanno incrociato immagini di videosorveglianza e testimonianze. Importante anche il racconto del fratello della vittima al quale Liguori, prima perdere conoscenza per le ustioni profonde, avrebbe rivelato l'identità dell'aggressore. La vittima si trova ora in rianimazione al Policlinico di Bari. La prognosi è sempre riservata e le condizioni sono gravi poiché ha ustioni sul 40% del corpo ma sono stabili. Sul movente, tra le ipotesi, ci sarebbe l'accusa mossa dall'aggressore alla vittima che lavora come svuota cantina o fa altri piccoli lavori saltuari, di avergli rubato un vecchio motorino o altri futili motivi, come l'essere infastidito dal fatto che la vittima stesse videochiamando nei pressi del suo balcone.