L’allarme è chiaro: le coste italiane non godono affatto di buona salute, ed è fondamentale agire il prima possibile, perché si sa, prevenire una malattia è sempre meglio che curarla. Parola di Legambiente, che presentando i dati finali del viaggio di Goletta Verde 2017 ha descritto al meglio la salute del mare nostrum: mala depurazione, rifiuti galleggianti, ma anche cambiamenti climatici e illegalità ambientali sono le minacce che lo rendono sofferente. Dal suo percorso su 7.412 chilometri di costa, Goletta Verde ci restituisce un quadro poco rassicurante. Su 260 punti campionati lungo tutta la costa italiana, sono 105, pari al 40%, i campioni di acqua analizzata risultati inquinati, e soprattutto con cariche batteriche al di sopra dei limiti di legge. Si tratta di un inquinamento legato alla presenza di scarichi fognari non depurati. Preoccupa anche il perdurare di alcune situazioni critiche: 38 malati cronici che si concentrano soprattutto nel Lazio, Calabria, Campania e Sicilia. Un mare da salvare: è questo l’obiettivo, proprio come la campagna di cui Sky è promotrice e sostenitrice, perché l’inquinamento, soprattutto da plastica, cambiamenti climatici e pesca intensiva mette a rischio la vita nel mare e il suo immenso patrimonio di biodiversità. Di fronte a questa situazione e dopo i tanti appelli inascoltati, lanciati alle amministrazioni e agli enti competenti per verificare le cause dell’inquinamento, Legambiente ha presentato alle Capitanerie di porto, 11 esposti, uno per ogni regione, in cui sono presenti i malati di inquinamento. Un’azione, quella di Legambiente, pensata per chiedere alle autorità di intervenire per fermare i numerosi scarichi inquinanti, che purtroppo, ancora oggi, si riversano in mare, soprattutto nella stagione estiva, e che costituiscono una minaccia non solo per il mare, ma anche per la salute dei bagnanti e la biodiversità.