Con la sua estate anticipata la Sicilia ha registrato un record di presenze già nei mesi di aprile e maggio. Dopo i due anni di pandemia all'isola ritrova la sua principale risorsa, il turismo, ma non sempre i suoi lavoratori, soprattutto nel settore della ristorazione. "In questi due anni quelle che erano le maestranze si sono dovute reinventare e quindi molti che lavorava nel nostro settore adesso hanno cominciato a fare altro. Avevamo preventivato un'apertura a Pantelleria che abbiamo dovuto rinviare al prossimo anno perché non siamo riusciti a trovare una brigata all'altezza e soprattutto disposta a viaggiare, a trasferirsi". I turisti tornano a riempire spiagge e siti archeologici. Gli hotel fanno numeri che non si vedevano da tempo. "Qui al Domina Zagarella Sicily da maggio a settembre, che per ora la nostra apertura, la stagione riprende, abbiamo 42 mila presenze confermate, il mercato è in continuo movimento". Le grandi strutture alberghiere non sembrano avere difficoltà a trovare personale. "Abbiamo fatto un recruiting day in marzo e abbiamo ricevuto 800 curricula, quindi 800 persone hanno scritto per candidarsi. Ho ricevuto una mail da un padre di famiglia che mi diceva sono stanco di essere un percettore del reddito di cittadinanza, ho bisogno di rimettermi in gioco. La difficoltà sta nel trovare persone realmente qualificate nel mondo dell'hotellerie, quindi in cariche manageriali, in cariche di nicchia". Per i grandi resort presenti da decenni sul territorio, come per i nuovi club prossimi all'apertura, come il Beach Luxury che dopo Sharm el Sheikh apre sulla spiaggia di Santa Flavia, la sfida è trovare personale specializzato. "Mai come quest'anno abbiamo avuto difficoltà a trovare delle risorse. Gli chef executive, i restaurant e i bar manager sono sicuramente le figure più ricercate".