Le fiamme non danno tregua. La situazione più critica è in Sicilia, dove il fuoco sta divorando ettari di vegetazione e campi. A fuoco sono andati alberi, sterpaglie, ettari ed ettari di terreno. Un inferno che vede al lavoro i Vigili del fuoco, operatori della Forestale e della Protezione civile da ore. Nel ragusano è a Chiaramonte Gulfi che si registrano più problemi: la pineta è stata devastata e nella notte fra venerdì e sabato è stata disposta l’evacuazione per i pazienti di un centro anziani. Anche decine e decine di famiglie hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni. Le fiamme con il forte vento riprendono vigore, i danni sono ingenti. Molte case rurali sono state distrutte dal fuoco, ci sono animali morti e stalle bruciate. Sulle Colline di Patti, invase da fuoco e fiamme venerdì, la situazione sembra essere migliorata ma ci sono ancora focolai da spegnere. Sono stati fatti allontanare gli anziani della residenza sanitaria assistita di Contrada Case Nuove Russo. Le polemiche non mancano e riguardano il servizio antincendi che – denuncia il sindacato dei Vigili del fuoco – è inadeguato. Ci vogliono più squadre in campo, dichiara il sindacato, nei periodi più caldi dove l’emergenza incendi è più critica. A complicare il tutto il fatto che una regione vasta come la Sicilia non disponga di una pattuglia autonoma di canadair. Sull’origine di questi roghi ci sarebbero pochi dubbi: sarebbero tutti di natura dolosa. Roghi anche nel Palermitano e in Calabria. Nel vibonese è andata a fuoco l’area industriale di Porto Salvo mentre nel cosentino diverse persone sono rimaste intossicate. In Abruzzo è stato domato, invece, il vasto incendio che è divampato venerdì sera sulla collina di Montesilvano, in provincia di Pescara, conosciuta come Colle della Giovane. Tre le famiglie che hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni. Il presunto colpevole è un uomo di 61 anni, denunciato a piede libero per incendio colposo.