È più che open l'inchiesta della Procura di Firenze sull'omonima Fondazione chiusa nel 2018. Serviva per finanziare la Leopolda, annuale convention politica di Matteo Renzi e in generale la sua carriera politica, compresa la campagna per il referendum costituzionale. La Fondazione Open, si legge nelle carte, ha agito come articolazione di partito, ha rimborsato spese a parlamentari, messo a disposizione carte di credito e bancomat. Le perquisizioni della Guardia di Finanza in diverse città, in aziende che hanno dato il loro contributo alla Fondazione, ma non tutti i perquisiti sono indagati. Tra questi, invece, c'è sicuramente l'avvocato ed ex presidente Alberto Bianchi. Traffico di influenze illecite e finanziamento illecito sono i reati a lui contestati, dice il suo avvocato. Secondo l'accusa gli venivano pagate consulenze che poi finivano direttamente nella cosiddetta cassaforte renziana. "Tutto alla luce del sole", la sua difesa. L'inchiesta, che vede altri indagati, procede anche per riciclaggio, autoriciclaggio, appropriazione indebita aggravata e false comunicazioni sociali. Il finanziamento ai partiti è un tema oggi anche della politica. "Subito una Commissione d'inchiesta", chiede Di Maio. "Ottima idea, facciamola anche sulle S.r.l. collegate a movimenti politici", ribatte Italia Viva, tirando in mezzo anche la Casaleggio Associati. "Il Parlamento è sovrano", dice il presidente Conte ed è su questo in fermento.