Quasi un italiano su sei è stato contagiato dal Covid. Dall'inizio della pandemia sono Infatti poco meno di 10 milioni i cittadini risultati positivi. La variante Omicron, che in Italia è prevalente al 95,8%, continua a colpire. Ma il vaccino fa da scudo contro le conseguenze più gravi della malattia e sostiene la tenuta degli ospedali. Secondo i dati forniti nell'ultimo report dell'Istituto Superiore di Sanità l'efficacia del vaccino, per prevenire la malattia severa, è pari al 96% per chi ha fatto la dose Booster. L'efficacia cala ma resta alta per chi ha terminato il ciclo completo ma ancora non ha fatto la terza dose e scende ulteriormente all'86% quando passano più di 4 mesi dall'ultima dose ricevuta. Un'altra volta i dati settimanali evidenziano i rischi per chi sceglie di non vaccinarsi. Il tasso di ricovero in terapia intensiva per i non vaccinati è infatti 27 volte superiore rispetto ai vaccinati con Booster. In altre parole i No Vax rischiano il ricovero in terapia intensiva 27 volte di più rispetto a chi ha fatto la testa dose. Nello studio si evidenzia anche il rischio di ricovero nei reparti ordinari che per i non vaccinati è 10 volte più alto rispetto a chi ha fatto la terza dose. Per quanto riguarda i decessi il rischio per i non vaccinati e 27 volte più alto. Se la fascia d'età più colpita in termini di contagi è quella tra i 10 e i 19 anni, che continua a registrare il più alto tasso di incidenza le persone più esposte al rischio per ciò che riguarda le conseguenze gravi sono gli over 50. Nonostante l'introduzione dell'obbligo gli italiani non vaccinati in questa fascia d'età sono ancora più di un milione e mezzo.