Ladri d'auto, in galera i geni informatici del crimine

05 feb 2018
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Ladri d’auto, certo, ma anche geni del crimine, da mettere in galera subito per come si organizzano in clan e per come ognuno di loro assumeva un ruolo nell’organizzazione criminale. C’era chi individuava le vetture da rubare, chi disattivava i sistemi di antifurto, chi portava le vetture nei loro depositi e officine meccaniche, dove le ripulivano persino con documenti contraffatti e le rimettevano in vendita spesso a incauti acquirenti. I carabinieri di Napoli nella notte hanno arrestato quindici delinquenti, undici in cella, quattro ai domiciliari. Li vedete all’opera in queste immagini, mentre rubano vetture in centro città. Il sistema è sempre lo stesso, quello che vi abbiamo descritto, con specialisti all’opera per sbloccare anche le centraline elettroniche. Il giro d’affari mensile di questi signori è, a leggere gli atti di indagine dei carabinieri, di 300.000 euro al mese, minimo. Rubavano almeno 3-4 vetture a notte. Da oggi a Napoli ci saranno quattro auto in più non rubate ogni notte e quindici banditi in meno, finiti in cella. A proposito, Napoli non è la capitale dei furti d’auto. I dati ufficiali del 2017 del Viminale purtroppo danno a Roma, la capitale, questo triste primato: nel primo semestre del 2017 solo a Roma sono sparite 8.642 vetture.

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