I commissari di Alitalia, in amministrazione straordinaria, hanno scritto ai sindacati e ai tre ministeri del Lavoro, di Imprese e Made in Italy e dei Trasporti per annunciare il licenziamento di 2723 persone che negli ultimi due anni erano rimasti in cassa integrazione a zero ore. È quanto si legge in due comunicazioni, una relativa al vettore principale, 2668 licenziamenti, l'altra a Cityliner, la divisione regionale di Alitalia, 55 licenziamenti. In una nota Alitalia comunica l'avvio di una procedura che determina, suo malgrado, licenziamenti per riduzione di personale. L'esercizio dell'amministrazione straordinaria della vecchia aviolinea cesserà il 15 gennaio 2024. Ed è proprio per questo che il prossimo 7 dicembre sindacati e commissari di Alitalia si incontreranno per le procedure di licenziamento collettivo. Per i dipendenti si aprono due possibili strade: la prima dieci mesi di cassa integrazione fino al 31 ottobre 2024 cui si aggiunge l'integrazione del Fondo di Solidarietà di settore, per assicurare una copertura al 60% della retribuzione lorda con un limite mensile di 2500 Euro. La seconda strada beneficiare dei due anni di Naspi, nuova assicurazione sociale per l'impiego, cioè l'indennità mensile di disoccupazione. L'ultimo giorno di lavoro dei dipendenti di Alitalia è stato il 14 ottobre 2021 poi il primo decollo di Ita Airways, il nuovo vettore tricolore, che ha assorbito come impose la Commissione Europea parte dei piloti, degli assistenti di volo e dello staff della vecchia compagnia.