Guardano un Etna innevata che riappare illuminata dal sole quando le nuvole si diradano e intanto spalano il fango nei centri abitati tra Giarre e Acireale i più colpiti dalla violenta ondata di maltempo che si è abbattuta sulla costa ionica della Sicilia. "Quasi in un quarto d'ora qui è successo il finimondo. Non abbiamo avuto neanche il tempo di capire quello stava per succedere". "Eravamo di spalle che stavamo sistemando la frutta, mio marito mi chiama e mi fa Cettina girati e vai dentro. Mi giro e vedo un'onda nera perché non stava piovendo lo ribadisco". Momenti di terrore vissuti dagli abitanti di Riposto colti di sorpresa da quella che chiamano un'onda nera. "Arrivato questo fiume d'acqua e fango". Lei ha avuto danni? "Certo, le macchine che sono distrutte. Non ci sono più, poi tutti i carrelli, espositori". "È stata una deviazione del Torrente lungo. Non essendo manutenzionato e giustamente ha deviato il suo corso e si è riversato nelle strade". Questo è il punto in cui il torrente lungo è tracimato. È un torrente solitamente a secco che si è gonfiato a causa delle forti piogge di mercoledì mattina ha sfondato il muro di recinzione ha trascinato con sé quasi un metro di grossi massi, detriti e fango che hanno invaso i condomini vicini. Il fiume di fango ha distrutto recinzioni e muretti e ha inondato i piani bassi, i garage, gli scantinati finendo la sua folle corsa al porto. "L'acqua era al tetto, 2m e 50 cm. Li avevamo delle cose elettriche importanti avevamo pezzi di cucina, avevamo delle moto e delle biciclette. Considera è sui 30mila euro il danno che mi è capitato, lo so". Questa è la barca trascinata per diverse centinaia di metri dal cantiere in cui era in riparazione. Ingenti i danni anche nei negozi. Qui si vede ancora il segno del livello del fango e dell'acqua. Quindi, questo frigorifero? "Tutto dismesso, tutto distrutto completamente".