Il prezzo delle rape è passato da 1 a 4 euro al chilo. Carissimi anche finocchi, carciofi e zucchine. Su alcune bancarelle dei mercati baresi gli effetti collaterali del maltempo che ha flagellato la Puglia. “Quanto è alto il rischio speculazione?”. “In questi giorni abbiamo verificato che è altissimo. Abbiamo visto prezzi, soprattutto al dettaglio, che superavano il 450-500 per cento. Una situazione scorretta, perché molto spesso vengono continuati tentativi di spaccio di prodotto pugliese che prodotto pugliese non è”. C’è in realtà chi prova a giustificare certi rialzi. “È giusto che sia così, perché ovviamente hanno avuto dei danni”. “Perché ci sono rape a 1,5 euro e rape a 5 euro?”. “Va beh, questa cosa non lo so. Perché ci sono dal produttore al consumatore e i passaggi che fanno tra il contadino e…”. “Ma questa differenza, secondo lei, è giustificata?”. “No, non è giustificabile”. Un fenomeno, va detto, non generalizzato e che comunque ha i giorni contati. Gli ortaggi in vendita oggi sono quelli raccolti prima delle nevicate. “Che metterete sulle bancarelle, visto che è andato tutto bruciato?”. “Patate, cipolle, carote, arance, mele, pere”. “La verdura niente?”. “Non c’è più. Tutta bruciata”.