Le sorelle Tatiana e Andra Bucci avevano 6 e 4 anni quando vennero deportate ad Auschwitz Birkenau, scambiate probabilmente per gemelle insieme al cugino Sergio Simone finirono nella baracca di bambini cavie umane per gli esperimenti di Josef Mengele. Si salvarono da sole grazie ad una kapò che disse loro: verranno degli uomini, vi diranno, chi vuole vedere la mamma o tornare con lei faccia un passo avanti. Voi dovete rimanere ferme. Ascoltarono quel consiglio contro natura e si salvarono. "Mamma credo che la guerra la abbia cambiata molto quindi io non ricordo un abbraccio di mia madre e quindi la vorrei abbracciare perché forse mi abbraccerebbe. Non gliene faccio una colpa eh. Assolutamente. Però le chiederei questo. Un abbraccio". Dove trovate la forza per testimoniare ancora? "Proprio per non dimenticare non siamo pronti tutti ancora ad accettare un altro che è diverso da noi che sia colore di pelle, religione, quello che si vuole". Lei oggi dove trova la speranza? "L'umanità è buona, troveranno il modo, io sono sicura in un prossimo futuro, io dico sempre prima che io vado in giardino, e spero di vedere un bel cambiamento, la fine di queste guerre terribili finalmente la pace".