Sull'inferriata della scuola uno striscione per lei. Dentro, alle 12:15, una voce all'altoparlante che annuncia un minuto di silenzio in suo ricordo e all'uscita le compagne che si abbracciano piangendo. Aurora, 16 anni, avrebbe dovuto essere qui con loro e invece sabato è morta. Aveva avuto una lunga influenza, era debilitata, aveva perso tanti chili, forse anche per una storia d'amore finita da poco che la faceva soffrire. Venerdì pomeriggio si è sentita male. “Era stanca, si sentiva strana”, racconta il nonno. Portata in ospedale a Viterbo, non le era stato riscontrato nulla di fisico, ma solo un attacco di panico. Qualche goccia di ansiolitico dunque e una visita dal neuropsichiatra infantile fissata per l'inizio della settimana per seguire un percorso psicologico. Ma Aurora, la mattina dopo quel passaggio al pronto soccorso, non si è svegliata. La Procura di Viterbo ha aperto un'indagine per omicidio colposo contro ignoti al momento, un atto dovuto per cercare di capire cosa sia successo. Qualche risposta dovrebbe arrivare dall'autopsia e dagli esami tossicologici, mentre i Carabinieri hanno acquisito la cartella clinica e stanno ricostruendo gli ultimi giorni di vita della ragazza. Anche l'ASL ha avviato un'inchiesta. I vertici per ora non rilasciano dichiarazioni. Hanno ascoltato i medici che hanno visitato la ragazza e ricostruito ogni passaggio, ma per esprimersi attendono riscontri oggettivi dall'esame autoptico. E intanto i familiari chiedono riserbo e rispetto del loro terribile dolore, in attesa di chiarire quanto accaduto.