Sarà affidato all'Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Tor Vergata di Roma l'incarico per eseguire, la prossima settimana, l'autopsia sul corpo di Andrea Purgatori, il giornalista scomparso mercoledì scorso. Verrà effettuata anche una tac. Nell'esposto presentato ai carabinieri, i familiari chiedono che venga fatta chiarezza, sia sulla correttezza della diagnosi, sia sulle cure apportate e se siano state omesse quelle effettivamente necessarie. L'indagine procede spedita, due medici di una struttura diagnostica di Roma sono iscritti nel registro degli indagati. I PM, coordinati da Sergio Colaiocco, contesto ai due il reato di omicidio colposo. I magistrati stanno acquisendo tutte le cartelle cliniche e i referti degli esami che Purgatori ha eseguito in almeno tre strutture private che diedero diagnosi diverse. Nella denuncia si ripercorrono le tappe della vicenda che si consuma in tre mesi. Tutto inizia il 24 aprile, quando Purgatori fa i primi controlli in una clinica privata, segue poi una biopsia effettuata in un'altra struttura specializzata, da cui arriva però all'inizio di maggio la terribile diagnosi: una forma tumorale con metastasi ai polmoni e al cervello. A comunicarlo è uno dei due medici ora indagati. Immediatamente Purgatori viene sottoposto a una pesante radioterapia eseguita in una terza clinica. Le condizioni restano stabili fino a metà maggio, poi il peggioramento, sebbene gli esami diano risultati incoraggianti. A giugno una nuova tac nella prima clinica, che sconfessa le diagnosi fatte fino a quel momento: nessuna traccia di metastasi al cervello, solo tracce di ischemie cerebrali. Diagnosi confermata da un'ulteriore risonanza, effettuata in un'altra struttura. Le condizioni di Purgatori, però, continuano a precipitare fino alla morte, che avverrà in uno dei policlinici di Roma, dove viene confermata la prima diagnosi. Il nodo dell'inchiesta è quindi accertare la presenza di neoplasie, in questo caso l'indagine potrebbe andare verso un'archiviazione. Altrimenti sarà battaglia tra medici e periti.