Larimar non si è suicidata, dietro deve esserci altro. Ne sono convinti i famigliari della 15enne trovata morta mercoledì scorso adesso nella sua casa di Piazza Armerina in provincia di Enna. Era una ragazza serena, piena di vita che mai avrebbe compiuto un gesto del genere, dicono la madre ed il padre. Di certo c'è che la Magistratura per i minori di Caltanissetta ha aperto un'inchiesta, al momento contro ignoti, per istigazione al suicidio, e che mercoledì prossimo, all'ospedale di Enna, si terrà l'autopsia sul corpo della ragazza. "Non possiamo escludere e non escludiamo niente", dice Rocco Cosentino a capo della procura minorile di Caltanissetta, "Abbiamo raccolto la ricostruzione alternativa dei famigliari, ma è chiaro, che un conto sono i loro dubbi, un conto sono le indagini". Stando alle testimonianze raccolte dagli agenti del commissariato di Piazza Armerina, mercoledì ci sarebbe stata una accesa discussione a scuola tra Larimar ed alcune compagne, che l'avrebbero accusata di aver avuto una relazione con l'ex fidanzato di una di loro. La 15enne, una volta tornata in classe ha chiesto di poter chiamare la madre e di tornare a casa perché non si sentiva bene. Poche ore dopo la tragedia. E c'è anche il giallo di un bigliettino che la 15enne avrebbe lasciato al fidanzato. Quella scrittura però, secondo la sorella di Larimar non apparterrebbe alla ragazza.