Napoli, dall'idea di "caffè sospeso" al "farmaco sospeso"

04 ago 2019
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Da sempre a Napoli c'è la tradizione del caffè sospeso: chi va al bar può lasciare un caffè pagato per chi non può permetterselo. Da un'idea simile si è sviluppato un progetto che riguarda le medicine, una sorta di farmaco sospeso: chi ha farmaci o presidi sanitari che non usa per cambio di terapia o per scomparsa di un parente può donarli oppure può comprare qualcosa per beneficenza in una delle 180 farmacie napoletane che aderiscono all'iniziativa “Un farmaco per tutti”, con il sostegno della Chiesa e dell'Ordine dei Farmacisti di Napoli. Abbiamo seguito il viaggio dei farmaci sospesi, partendo da questa farmacia che si trova nel cuore della città, nel rione Sanità. “I farmaci, una volta che sono stati raccolti qui da noi in farmacia, le farmacie che aderiscono al progetto, vengono smistati presso la farmacia dell'Annunziata, dove ci sono tutti i colleghi volontari, e vengono poi distribuiti per le diverse associazioni di volontariato.” Qui, in questi sacchi, arrivano i farmaci e i presidi sanitari da tutta la città. I volontari li controllano e scelgono in base a criteri precisi e l'inseriscono in un database per rispondere più efficacemente alle associazioni di volontariato accreditate che ne fanno richiesta. Tante richieste arrivano dalla Campania, ma anche da associazioni che operano in Paesi in difficoltà, dove c'è bisogno di tutto, persino negli ospedali. “In questo momento abbiamo aperto le buste che ci sono state recapitate e stiamo controllando che i farmaci rispettano il protocollo d'intesa, quindi 8 mesi di scadenza, che non siano prodotti da frigo e che non siano prodotti stupefacenti o ospedalieri.” “La soddisfazione più grande è che, comunque, tutto il nostro tempo dedicato, tutto il lavoro che noi qui facciamo, abbiamo la certezza che arrivi a destinazione e possa aiutare delle persone veramente bisognose.” Il farmaco sospeso assume una certa importanza in un quadro nel quale oltre un milione di persone in Campania vive in povertà assoluta e 13 milioni in Italia risparmiano sulle cure. Dall'altra parte, esiste un problema di spreco di farmaci: ogni anno si sprecano 8 miliardi di dosi, il 30% delle medicine acquistate. “Il progetto “Un farmaco per tutti” è nato a dicembre 2015, firmando un protocollo d'intesa con il Cardinale di Napoli, sua eminenza Crescenzio Sepe, proprio per cercare di contrastare il fenomeno della povertà sanitaria. Cerchiamo di lavorare a supporto dell'istituzione, non sostituendoci, chiaramente, perché non è il nostro ruolo, ma anche per cercare di assicurare quello che è poi un diritto alla salute e alla cura che la Costituzione dovrebbe garantire ai cittadini.”.

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