La campanella suonerà, in Campania, il 15 settembre. La novità, come in tutta Italia, è l'avanzamento della campagna vaccinale che conta una buona adesione del personale scolastico e anche di una parte degli alunni. Quello che però resta uguale sono i problemi delle Scuole. Un esempio: siamo al Liceo Classico Vittorio Emanuele II Garibaldi, il più antico di Napoli. "Non tutte le aule hanno una capienza tale da poter ospitare gli studenti rispettando il distanziamento fisico. In quest'aula sono stati disposti 21 banchi. 21 banchi però senza riuscire a rispettare il distanziamento fisico tra tutti i banchi. Il CTS, diciamo, non ha reso obbligatorio, anche quest'anno, il distanziamento fisico di un metro, se non è possibile rispettarlo a questo punto gli studenti dovranno indossare sempre la mascherina". Con il metro adesso vi faremo vedere, grazie alla disponibilità della Dirigente scolastica e di una collaboratrice scolastica, quanta distanza passa effettivamente tra una bocca e l'altra. 88 cm circa. Quindi dall'anno scorso a quest'anno che cosa è cambiato? "Nulla, cioè la situazione logistica delle scuole non è cambiata. L'anno scorso c'erano questi problemi di capienza delle aule e gli stessi problemi si ripropongono quest'anno, perché le aule non sono cresciute. Erano così l'anno scorso e così sono rimaste. Quindi l'unica soluzione che è stata trovata è stata quella di non far rispettare il distanziamento fisico". E se è vero che le cosiddette classi pollaio sono meno del 3% è vero anche che l'affollamento è inevitabile in istituti, e sono tanti, che hanno aule piccole e classi che sorgono in edifici che non erano pensati per essere scuole. "Gran parte degli edifici scolastici, in particolar modo qui al sud, non sono stati costruiti per essere scuole ma sono stati adattati, quindi questo significa che, di fronte a situazioni emergenziali o qualcosa che modifica la situazione reale, chiaramente la scuola, da un punto di vista strutturale, non può adeguarsi".