Lotta alla pandemia ma anche PNRR, riforma delle pensioni e caro bollette fino alla riforma del CSM. L'agenda del Governo è fitta di priorità che dovranno essere affrontate nelle prossime settimane. Sul fronte Covid la strada segnata è quella delle riaperture, fra una settimana tocca alle discoteche e in zona bianca cadrà l'obbligo delle mascherine all'aperto. Nonostante i primi segnali di ritorno alla normalità il Green Pass resterà in vigore probabilmente fino a dopo l'estate, nonostante il 31 marzo dovrebbe concludersi lo stato di emergenza. Il Governo dovrà decidere se prorogarlo e intanto adeguare le regole per tutti i settori della vita sociale. Altro tema centrale è il PNRR. Qui il cronoprogramma è tassativo. Ci sono 45 obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza da realizzare entro fine giugno. In ballo ci sono oltre 24 miliardi solo in questo semestre. La pressione è altissima e in particolare su tre ministeri tecnici, infrastrutture, transizione ecologica e transizione digitale. Contro il caro bollette il Governo ha stanziato finora più di 10 miliardi ma non basta, c'è quindi la richiesta, messa a verbale da tutti i partiti, di un nuovo intervento. Da decidere se ci sarà uno scostamento di bilancio e quanto sarà ampio. La questione del deficit e del debito resta fondamentale. La partita chiave della revisione del patto di stabilità è tutta aperta dopo l'iniziativa di Draghi e Macron. Capiremo qualcosa in più con il Consiglio Europeo Straordinario di Parigi del prossimo 10 e 11 marzo. Sulle pensioni poi il confronto con le parti sociali è aperto. Un incontro importante è in agenda per lunedì 7 febbraio. L'obiettivo è trovare un primo accordo da riportare all'interno del documento di Economia e Finanza di aprile. Si lavora per rendere più flessibile la legge Fornero, che a partire dal 2023, riporterà al metodo contributivo. Altro tema caldissimo è la giustizia. Va definita in fretta la riforma del CSM e dell'Ordinamento Giudiziario ma non c'è intesa neanche sul punto di partenza, il criterio base della nuova legge elettorale per la componente togata del consiglio. Il tempo stringe però se si vuole approvare il testo in tempo per le elezioni del prossimo CSM a luglio del 2022.























