No tav,i manifestanti forzano i cancelli del cantiere

27 lug 2019
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Lancio di lacrimogeni urticanti, l'abbiamo anche sofferto noi. Guardate questo è il sentiero che va dal paese di Giaglione verso Chiomonte, verso il cantiere. Lungo questo sentiero, 100 metri avanti rispetto a dove siamo adesso, ci hanno fatto allontanare dalla cancellata, c'è una cancellata che un gruppo di persone, una decina di persone, ha tentato di tagliare con un flessibile. Una parte ha ceduto, soltanto una metà, e a quel punto è partito il lancio di lacrimogeni da parte della polizia, che era appostata non soltanto aldilà della cancellata, ma anche a monte della cancellata, quindi tutti quelli tutti, anche noi la stampa, tutti ovviamente i manifestanti, sono stati colpiti da questo lancio di lacrimogeni. Adesso non so quello che sta succedendo, comunque, a quanto pare, i manifestanti stanno continuando a tagliare la cancellata, perché dopo quella cancellata, dopo due chilometri circa, c'è il cantiere che è presidiato da 500 agenti. Si sapeva che, naturalmente, oggi sarebbe stata una giornata di possiamo dire di tensione o comunque di timori di scontri. Per adesso c'è stato questo confronto, c'è stata questa concitazione e per il momento comunque continua a essere sotto controllo la situazione. Ecco, questo volevo chiederti, visto che nei giorni scorsi, ti interrompo, scusami, per chiarire questo punto: nei giorni scorsi proprio alcuni dei leader del movimento no TAV hanno fatto sapere che era dichiaratamente un loro intento. un loro obiettivo, cercare di andare a violare la cosiddetta zona rossa, proprio per arrivare un po' allo scontro. Qual è il clima che si sta respirando dopo anche le decisioni del Governo che l'abbiamo visto, di fatto ha dato il via libera al completamento dell'opera. Sì, non hanno mai nascosto di voler arrivare al cantiere, ovviamente, all'ultima cancellata. L'atmosfera è quella di sempre possiamo dire. Di sconcerto e di un po' di delusione, visto che ci si aspettava che un Governo in cui erano presenti il Movimento 5 Stelle, che da sempre si sono detti contrari all'alta velocità, naturalmente pensavano che forse alla fine sarebbe stata bloccata. Questi infatti sono stati anche dei mesi, possiamo dire di rinvii e di stallo della situazione, sul cantiere. Dopodiché tutto un po' di nuovo si è riacceso con le dichiarazioni, non soltanto del Presidente del Consiglio, ma anche della lettera inviata a Bruxelles. Comunque, loro continuano a dire che: noi bloccheremo l'opera, l'abbiamo fatto in fondo per 20 anni, non faremo altro che fare quello che stiamo facendo ormai da vent'anni. Oggi per farti capire il clima, il clima è uno dei leader storici, Perino, ha detto: "chiunque getta anche una castagna o una pietra contro la polizia danneggerà il movimento e farà un favore a Salvini". Questo è Il clima però adesso, appunto, possiamo dire che continua ad essere pacifica la manifestazione, ma la cancellata, appunto, è una degli obiettivi che deve essere abbattuto. Vediamo un po' come procederà nel pomeriggio.

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