L'arrivo del feretro di Saman Abbas al cimitero di Novellara, i funerali in forma strettamente privata della giovane pakistana uccisa quasi tre anni fa dai suoi familiari per avere rifiutato un matrimonio combinato. C'è il fratello Ali Haider, i rappresentanti della comunità musulmana, la Sindaca e il Prefetto di Reggio Emilia in rappresentanza dello Stato, giornata di lutto cittadino. La cerimonia, con rito islamico, la celebra il presidente dell'UCOII, l'unione delle comunità islamiche d'Italia. "Una celebrazione molto commossa, molto vissuta, il fratello non ha parlato ma con gli occhi ha espresso tutto il dolore che provava in quel momento e questa è l'eredità che ci lascia Saman, dobbiamo aiutare tutte le altre a salvarsi." Per l'omicidio della diciottenne, il padre Shabbar Abbas e la madre Nazia Shaheen ancora latitante, sono stati condannati all'ergastolo, 14 anni allo zio Danish Hasnain. "Sicuramente noi ci sentiamo tutti quanti corresponsabili per la ma morte di Saman, forse potevamo fare qualcosa in più? Non l'abbiamo fatto? Non lo sappiamo, noi chiediamo perdono per noi e per Saman e quando abbiamo celebrato il funerale abbiamo insistito molto su questo invocazione." Una lapide in marmo bianco e accanto una stele voluta dal fratello: "Sei sempre stata la sorella forte e coraggiosa, mi mancherai ogni giorno, ogni momento, ogni notte." Saman, vittima della violenza di genere nel giorno del funerale la sua immagine è nella piazza principale di Novellara, è realizzata con centinaia di foto di donne. Saman un simbolo di libertà. "A fine dello scorso anno oltre alla cittadinanza onoraria che era un atto simbolico, però abbiamo istituito un fondo che è a tutti gli effetti un capitolo di bilancio dedicato al contrasto alla violenza e al supporto a queste ragazze perché ce ne sono ancora." In serata la fiaccolata, il raccoglimento davanti alla sua foto e la preghiera interreligiosa.