Quando osserviamo la Luna la vediamo come era un secondo fa, il sole ci appare come brillava otto minuti fa. E la stella più vicina alla nostra Proxima Centauri, la possiamo guardare solo come era quattro anni prima. Ammirare le stelle è un viaggio che ci porta a spasso nel tempo. E i telescopi, a partire da quello inventato da Galileo nel 1609, sono le macchine che usiamo. Questa è l'idea da cui nasce la mostra Macchine del tempo. Il viaggio nell'universo inizia da te, allestita al binario uno delle Ogr di Torino fino al due giugno e pensata dall'Istituto Nazionale di Astrofisica. "Qui la gente costruisce, inventa, disegna opera dei nuovi tipi di macchine, dei nuovi telescopi, dei nuovi strumenti da terra o dallo spazio che servono per svelare i segreti del cosmo. Per fare questo sviluppano nuove idee, sviluppano nuove tecnologie." Un viaggio interattivo tra galassie, pianeti extrasolari e buchi neri con installazioni immersive, videogiochi anni ottanta e ambientazioni interattive che attraggono soprattutto i più giovani. "Oltre cento scuole si sono già iscritte nei giorni precedenti, a dimostrazione del fatto che quando si mette insieme arte, tecnologia e cultura si dà una risposta a un'esigenza, un'esigenza di conoscenza, un'esigenza di conoscere quello che il futuro ci porta." Con la speranza di ispirare gli scienziati di domani. "E noi speriamo che molti giovani possano venire a questa mostra, essere ispirati e un domani essere le ricercatrici e ricercatori che inventeranno nuove macchine per scoprire nuovi misteri del cosmo." .