Per uscire dal campo delle ipotesi, gli investigatori che indagano sull'omicidio di Sharon Verzeni cercano conferme, a partire dagli esiti degli accertamenti tecnici. Tra i reperti sequestrati subito dopo l'omicidio della 33enne accoltellata in strada a Terno d'Isola, nella bergamasca, ci sono anche dei coltelli. Non è escluso che ci sia anche quello utilizzato dall'assassino. Parallelamente vanno avanti gli accertamenti sul box sequestrato proprio a pochi metri dal punto in cui è stata aggredita la donna. Un garage indicato dai residenti della zona come un luogo dormitorio, utilizzato da persone senza fissa dimora. Dentro c'erano una branda e altri oggetti che ora saranno analizzati. L'assassino potrebbe aver usato questo garage come riparo, anche qui non ci sono telecamere e dietro c'è una via di fuga. In questa fase delle indagini non viene esclusa nessuna pista. È ancora irreperibile il 40enne di origini marocchine notato camminare nervosamente la mattina dopo l'omicidio, proprio in via Castegnate. Anche l'ipotesi di uno stalker non viene esclusa, qualcuno che si era invaghito della donna e conosceva le sue abitudini. Per ora l'omicidio resta un grande mistero, come ha detto il padre di Sharon ringraziando le forze dell'ordine.