Stefania Russolillo, 47 anni, accusata di aver ucciso la vicina di casa Rosa Gigante, di 72 anni, a Napoli nel quartiere Pianura, era in cura presso un centro di igiene mentale. È stato il marito dell'indagata a chiamare la polizia. Il delitto è stato particolarmente efferato, come descrive il capo della squadra mobile. "Il corpo della povera signora Gigante, supino e parzialmente bruciato. Segni evidenti di violenza sul corpo". Il movente, in base a quanto ricostruito dalle indagini, risiederebbe in futili motivi, probabilmente un rimprovero. Russolillo ha fatto parziali ammissioni ma non ricorda di aver ucciso Rosa Gigante. "Futili motivi di liti condominiali. Pare che la signora Gigante abbia rimproverato l'indagata perché metteva la spazzatura fuori porta, perché le rubava la posta. Questo è tutto". Shock non solo tra chi conosceva la vittima ma anche tra i tantissimi fan del figlio, Donato De Caprio, il salumiere influencer che aveva ormai raggiunto 3 milioni di followers. I vicini raccontano che Stefania Russolillo avrebbe cercato di entrare a casa della vittima più volte nei giorni scorsi, ma anche a casa di altri anziani. E prima dell'omicidio sarebbe apparsa particolarmente turbata, lamentando problemi economici. "Andò sopra dicendo che le serviva il numero di telefono di una parrucchiera. I figli dissero: mamma, non aprire a nessuno e la signora Rosa non aprì a nessuno e lo disse alla figlia. La figlia andò a prendere il numero, l'ha portato proprio la figlia personalmente a Stefania. Stefania dopo due giorni si è ripresentata, dicendo che lei aveva perso il numero. La figlia disse: mamma, non le dar retta, lasciala stare e non aprire assolutamente". "Anche mia madre l'ha fermata per strada più di una volta, dicendo se voleva essere accompagnata e mia madre ha detto: no, grazie, c'è mia figlia, sto aspettando lei".